Nuovo GS2001 L'Argine Vs Pallacanestro Favaro

1^o Arbitro: Riello Elena di Lonigo (VI)

Attenzione, avviso importante: se avete problemi alle coronarie le partite degli U15 del NUOVO L'ARGINE non sono affare per voi.
Anche la terza giornata, quella che doveva relegare i biancoverdi vicentini al ruolo di "sparring-partner" dei quotati pari età della Pall. Favaro, si è risolta sul filo di lana, ed ora il rammarico per non aver saputo piazzare l'ultimo sprint è quasi pari alla soddisfazione di aver reso vita dura ai forti avversari.
Chiariamolo subito, ha vinto la squadra che ha meritato, la squadra con maggior abitudine a queste partite e che ha comunque condotto il match dal minuto 1 al 40, con vantaggi spesso in doppia cifra.
Ma il grande merito dei padroni di casa è stato quello di "imparare" durante la gara e di non disunirsi mai, anche quando le improvvise folate dei biancorossi ospiti riuscivano a scavare dei divari che parevano il preludio allo strappo definitivo.
La cronaca.
Favaro arriva al PalaBaracca con un curriculum da squadra di "eccellenza", che riporta due larghe vittorie su Roncaglia (+30) e su Villafranca (+61).
Le credenziali biancorosse, si palesano fin da inizio gara; Frigo e compagni si fanno sorprendere dalla straordinaria capacità dei veneziani di battere il diretto avversario in 1c1, regalando così facili penetrazioni e precisi scarichi per i tiratori avversari.
Verso la fine della prima frazione i biancoverdi sembrano aver preso le misure al match, riescono a superare in più di qualche occasione l'assiduo press veneziano, e con veloci passaggi segnano dei facili canestri in contropiede portandosi sul -2 (18 a 20) a 120 secondi dalla sirena di primo periodo.
Ma basta solo che qualcuno commetta l'errore di abbandonarsi ad un po' di autocompiacimento ed i terribili ragazzini della Pall. Favaro piazzano un fulmineo 8 a 0 che segna il +10 (18-28) con cui termina la prima frazione.
La partita non è chiusa, figuriamoci, ma più d'uno si aspetta che, da un momento all'altro, L'ARGINE si blocchi e Favaro piazzi quel "morso del cobra" che ha annientato i due precedenti avversari.
Invece non va cosi': nonostante le preventivate difficoltà, i biancoverdi, sorretti da una difesa molto efficace, reggono l'urto e limitano i danni andando al riposo di metà gara sotto "solo" di 13 (35-48).
Da qui in avanti, l'ago della bilancia si sposta in direzione ARGINE. Sono i biancoverdi infatti a dettare i ritmi, superando con sicurezza il press avversario, e facendo sovente prevalere la supremazia fisica sottocanestro.
La sorta di "mezzaruota di Gomelsky" a cui Favaro si affida per creare vantaggi per i suoi abili palleggiatori, è efficacemente limitata dai sistematici cambi di marcatura dei difensori di casa, che obbligano i ragazzi di coach Trabucco a prediligere soluzioni di tiro da fuori.
Nell'ultima frazione L'ARGINE, in totale trance agonistica, si tuffa su ogni pallone (uno di questi tuffi costerà pure un ricovero precauzionale in ospedale a Meridio, auguri Mattia) e rosicchia punto su punto agli avversari arrivando fino al clamoroso -2 (66 a 68) a 2 minuti dalla sirena finale.
Basterebbe un ultimo sforzo, ma è qui che la maggior "esperienza" degli ospiti fa la differenza: un paio di palle rubate, 6 liberi segnati e la partita prende la strada di Favaro che sigilla l'incontro sul 69 a 75.
Rammarico o soddisfazione che sia, L'ARGINE deve assolutamente voltar pagina e cominciare a pensare alla prossima importante partita, che vedrà i biancoverdi ospiti del Pool. Aviatori Padova, domenica 27 ottobre alle 11.

di arginebasket