Nuovo GS2001 L'Argine Vs Buster Verona

Pur rimaneggiati i biancoverdi trovano i 2 punti!

Pur non brillando come nelle due precedenti prestazioni casalinghe, il NUOVO L’ARGINE fa valere anche contro i veronesi del Buster la legge del PalaBaracca, e incassa la terza vittoria stagionale su altrettante gare giocate tra le mura amiche.
Partono decisamente meglio gli ospiti, che sfruttano l’avvio soft degli uomini di Cecchin e Zaccaria per infilare con facilità, con Baroni e Campolongo, la retina avversaria.
I due cecchini di coach Fregata, nel primo periodo, realizzano ben 16 dei 20 punti messi a referto dai Buster consentendo cosi’ alla formazione scaligera di chiudere la frazione avanti di 5 (15 a 20).
Anche nel secondo quarto la partita rimane sostanzialmente nelle mani degli ospiti, e questo perché i biancoverdi non riescono a recuperare le consuete geometrie di gioco soffrendo con ogni probabilità le differenti rotazioni imposte dall’assenza del lungo Ruda.
Sono due precisi missili scagliati da Campagnaro, e le invenzioni di Zaccaria e Marchetti a tenere a galla i green fino al gong dell’intervallo lungo, che vede Verona sempre avanti di 5 in virtù di un parziale chiuso in perfetta parità (31 a 36 al riposo).
Si torna in campo e, finalmente, anche il top scorer biancoverde Rigodanza da segnali di vita. Sono segnali importanti perché il ragazzo, a suon di triple e di micidiali penetrazioni fino al ferro avversario, trascina i suoi prima al pareggio e poi a prendere un vantaggio di 5 punti che, per alcune gestioni di palla poco oculate dei portatori di palla di casa, i Buster ridimensionano fino al -1 del trentesimo minuto.
Ora pero’ l’impressione è che i vicentini abbiano superato le difficoltà iniziali e comincino a cercarsi in campo con continuità in attacco e che in difesa siano più pronti a togliere gli spazi ai tiratori ospiti.
Se poi, alla ritrovata gestione del gioco, sommiamo anche l’oramai consueta prestazione casalinga da cineteca di Tosetto, sempre più idolo dei numerosissimi ragazzini che affollano il PalaBaracca il sabato pomeriggio, l’allungo verso la vittoria finale sembra solo questione di minuti.
Ed è proprio una schiacciatona del “jumper” con il numero 8, seguita da una stoppata eseguita ad altezze siderali, a sancire quel 62 a 55 ARGINE a 6 minuti dal termine con cui si potrebbero già iniziare a preparare i titoli di coda al match.
Ma proprio quando la partita dovrebbe essere gestita con tranquillità fino al termine, i giovani biancoverdi si fanno prendere dalla frenesia di voler chiudere anzitempo la sfida e, cosi’, si vedono in campo numerosissime forzature, tiri fuori ritmo e gestioni di palla condotte con poca serenità.
Verona, ovviamente, non sta a guardare ed in un batter d’occhio annulla lo svantaggio grazie ad una difesa pressante che permette di trasformare in veloci contropiede i molti palloni soffiati dalle mani dei vicentini.
Con un 7 a 0 che raggela il pubblico di fede biancoverde presente al PalaBaracca, i Buster tornano in perfetta parità, (62 62) quando mancano solo 3 giri di cronometro alla sirena finale.
Costretto al time out, Cecchin cerca di trasmettere fiducia e serenità ai suoi che, in effetti, tornano in campo più determinati chiudendo definitivamente ogni spazio in difesa e segnando in attacco quei canestri che valgono il sesto punto in classifica. (74 a 65 il finale).
Nel prossimo turno L’ARGINE farà visita al Peschiera che, proprio domenica, ha cominciato a muovere la sua classifica battendo i cugini dell’Altavilla.