Nuovo GS2001 L'Argine Vs Basket 94 Pieve di Soligo

Pieve va ai quarti. All'ARGINE l'onore delle armi!!

Game Over!
Finisce qui l’avventura del NUOVO L’ARGINE in questo campionato di SERIE D edizione 17/18, e finisce con il rammarico di essere andati per due volte molto vicini all’impresa contro i forti trevigiani i quali, sempre, hanno saputo piazzare la zampata vincente proprio quando il match pareva a portata dei green.
Prima di raccontare la partità è assolutamente indispensabile ringraziare i ragazzi e lo staff tecnico del NUOVO L’ARGINE per quanto hanno fatto in questo campionato, portando le mitiche canotte verdi dei Ferrovieri per la prima volta ai Play Off del campionato regionale.
Grazie ragazzi!
Se i duegradini del PalaBaracca sono raramente vuoti, stasera il pubblico li riempie anche in doppia e tripla fila, a dimostrazione che il basket, da queste parti, oltre ad essere seguito è una vera e propria passione.
I giocatori di Malfatti e Dalle Molle ringraziano per tanto calore partendo con la rincorsa e piazzando un 13 a 1 che costringe coach Seno a ricorrere al time out per suonare la sveglia ai suoi.
Lo stop chiesto dallo staff ospite non ha grossi effetti sull’andamento della gara, e L’ARGINE chiude alla grande il periodo con i liberi di Campagnaro e la tripla allo scadere di Davide Marchetti che significano il 22 a 10 green del primo quarto di gioco.
L’inizio del successivo set è la fotocopia della fine del precedente.
De Visini prima e Marchetti poi siglano il 4 a 0 che porta L’ARGINE avanti di 16, prima che Pieve, trascinata dal bravo Bortolini, ed aiutata dalla difesa a zona 3-2, non risalga punto dopo punto fino al -6 sul quale arriva la pausa lunga (37 a 31).
Il recupero dei blu trevigiani segna l’inizio di una nuova gara, ora piu’ equilibrata e nella quale ogni pallone pesa un quintale nelle mani del giocatore incaricato del tiro.
E’ sempre Bortolini il quale, ci perdoni, a dispetto del suo aplomb da ragioniere, fa sempre molto male alla difesa di casa ogni volta che decide di attaccare il canestro in uno contro uno.
E’ pero’ il suo collega Utenti dalla linea della carità (alla fine saranno 25 su 30 i liberi realizzati dai trevigiani) a portare Pieve sul -1 e, quindi, a riaprire totalmente la contesa.
Il canestro allo scadere del solito Bortolini porta le due squadre all’ultimo giro di cronometro sul 54 a 56 Pieve, e nell’ultimo set i tifosi ARGINE assiepati sui gradoni del PalaBaracca vivono con il fiato sospeso questi 10 minuti di gara che si preannunciano ricchissimi di suspance.
Ed, in effetti, le emozioni non mancano nel quarto di chiusura, perchè da una parte L’ARGINE mette in campo tutto quel che ha per cercare di portare la serie a gara 3 e, dall’altra, Pieve vuole terminare qui la contesa per poter riposare fino a sabato prossimo in attesa del successivo turno di Play Off.
La partita si gioca quindi sul filo della parità per 8 lunghissimi minuti nei quali, a turno, i biancoverdi Zaccaria, Busatta, Campagnaro, Marchetti, Statua e Spasov si infilano nella zona ospite per imbucare dei canestri importantissimi che permettono all’ARGINE di rimanere in linea di galleggiamento.
Il momento risolutivo del match si compie a due minuti dalla sirena, quando *Giacomo Statua trova la tripla che fa impazzire i tifosi di casa e permette ai green di allungare fino al +4 (74 a 70).
Sembra quasi fatta, ma dall’altra parte, dopo pochi secondi, il veterano Martignago (classe 1971!!) risponde con un’altra bomba sulla quale lo stesso Statua commette il suo quinto fallo.
L’esperto trevigiano sbaglia il libero supplementare ma, oramai, l’inerzia del match ha preso la via di Pieve, e nelle battute finali Utenti prima e Fioretti poi portano gli ospiti sul + 2.
Mancano appena 14 secondi dall’ultimo gong della stagione, ed è Spasov a giocarsi la palla che potrebbe valere gara 3: uno contro uno in mezzo ad un nugolo di avversari e la speranza dell’over time rimbalza impietosa sul ferro.
E’ finita, Pieve festeggia e l’ARGINE mastica amaro per quel che potrebbe essere stato e, purtroppo, non è stato.
Ora un po’ di giorni di riposo e poi staff e dirigenza saranno al lavoro per preparare al meglio una nuova stagione con l’obiettivo di provare a spostare ancora un po’ piu’ in su l’asticella.