Nuovo GS2001 L'Argine Vs Araceli Vicenza

Va ancora all'Araceli il derby con l'ARGINE!!

Per la quarta volta consecutiva l’Araceli di coach Bortoli vince il derby berico di SERIE D, e lo fa al termine di una partita giocata con estremo cinismo nella quale i blu hanno, senza chissà quale sforzo, sapientemente raccolto e trasformato in canestri gli errori e le indecisioni dei green nei momenti cruciali del match.
L’emozione del derby, e molti errori dall’una e dall’altra parte, fanno si che le due formazioni partano con il freno a mano tirato e cosi’, dopo 4 minuti abbondanti di gioco, il tabellone registra un misero 4 pari.
E’ Demetrio Ruda a sbloccare i suoi con due triple consecutive a cui si aggiungono i canestri di Frigo, Tosetto e dell’ex di giornata Spasov. Queste realizzazioni potrebbero portare l’ARGINE ad un vantaggio consistente se Rubini non segnasse 6 liberi consecutivi (alla fine saranno 30 concessi ad Araceli contro appena 13 all’ARGINE) che determinano il 18 a 17 del primo gong.
Nel secondo periodo l’ARGINE sceglie la zona allungata per provare ad inceppare l’attacco ospite, e la mossa sortisce effetto positivo perchè l’Araceli fatica a trovare buone linee di passaggio consentendo cosi’ ai biancoverdi di piazzare un primo allungo che la terza tripla di giornata di Demetrio Ruda porta a + 10 trasformato nel giro di pochi secondi nel + 12 del massimo vantaggio ARGINE con il piazzato di Spasov.
L’entusiasmo del Palabaracca pero’ dura veramente poco, perchè la squadra dei Ferrovieri si rilassa in difesa lasciando all’ottimo Bortoli figlio di scatenare la sua energia per trascinare i compagni ad un 7 a 0 che riduce il vantaggio dei padroni di casa al 35 a 30 dell’intervallo lungo.
Nemmeno la pausa di metà gara serve per spezzare l’inerzia di Russo e soci, i quali tornano in campo determinati ad annullare il gap nel piu’ breve tempo possibile.
Con un parziale di 4 a 13 Araceli rivolta la gara e l’ARGINE ora si trova dietro ad inseguire affannosamente, anche perchè nelle rotazioni green non riesce assolutamente ad entrare Marchetti (da subito gravato di falli) e anche Zaccaria, a causa dell’infortunio patito 10 giorni fa, pare l’ombra di se stesso.
Sono allora i baby Frigo e Gonzo con un canestro d’astuzia e una tripla a pareggiare prima e siglare poi il + 3 ARGINE, vantaggio che potrebbe anche dilatarsi subito se il tecnico fischiato alla panchina ospite non fosse sprecato dai green con 0 punti segnati a referto.
Si arriva all’ultimo stop con i cugini in blu avanti di 1 (48 a 49), vantaggio che l’Araceli prova ad alimentare con la zona piazzata ad inizio del quarto finale.
La scelta serve a far perdere qualche pallone di troppo ai padroni di casa i quali, comunque, riescono rimanere in linea di galleggiamento tanto che per qualche minuto le due compagini si alternano al comando di poche lunghezze.
Nei 3 minuti conclusivi l’Araceli, con 6 punti consecutivi del bravo ed esperto Russo, ritorna sul + 3 ma, dall’altra parte, ci pensa Statua con due triplone a siglare il +3 Argine a 3 minuti dalla sirena di fine partita.
Ora pare che il vento sia tornato a soffiare sulla schiena dei green, e quando su un recupero difensivo Campagnaro viene atterrato con conseguente antisportivo, l’ottimismo e il volume della voce del numeroso pubblico del PalaBaracca salgono parecchio.
Anche stavolta pero’ ne’ i 2 liberi ne’ la successiva rimessa a favore portano punti a referto per l’ARGINE, e questo “flop” rianima il gruppo di Bortoli che da qui alla fine diventa padrone del match superando di slancio i ragazzi dei Ferrovieri che appaiono disorientati e senza idee sufficienti per tentare di riprendersi il match.
Araceli vince 69 a 64 e l’ARGINE, in soli 3 giorni, vede svanire quel tesoretto di punti ed entusiasmo che le vittorie con Vigo, Este e Malo avevano creato.
Tra 4 giorni, domenica 5 novembre, si torna in campo.
L’ARGINE sarà a Padova, all’Arcella, ed una vittoria sarebbe un buon viatico per affrontare il derby casalingo con Schio in programma l’11 novembre.