Araceli Vicenza Vs Nuovo GS2001 L'Argine

Il Derby non delude! ARGINE batte ARACELI al termine di una gara intensa e combattuta.

Quello alla mitica “Rodolfi” è il primo match del 2022 della Prima Divisione dell’Argine, dopo la lunga sosta precauzionale dovuta alla pandemia.
Rivale di turno, l’Araceli di coach Buzzoni: pronti via, dunque, ed è subito Derby, quella partita che esula dalle altre, quella partita che può dare da sola una caratura diversa alla stagione, quella partita che, senza troppi giri di parole, vale di più.
A dispetto della classifica, le due squadre si presentano all’appuntamento in condizioni di forma diametralmente opposte.
I padroni di casa reduci dal roboante successo di settimana scorsa in casa della capolista Fulgor Thiene, i Green ospiti falcidiati dalle assenze causa covid/infortunio e con solo due allenamenti, con almeno dieci giocatori effettivi, nelle gambe.
Se poi si considera il fatto che la lista degli indisponibili annovera nomi del calibro di Capitan Passarin, Cece De Marchi, Luca Meggiorin, Tommi Gemo e dulcis in fundo il totem Micheletto, parlare di stato di emergenza risulta quasi un eufemismo.
Meridio e Donà partono con un quintetto “piccolo”, dall’altra parte lo spauracchio Nichols coadiuvato dal talento cristallino del trio Corà, Veronese e Frigo, grande ex.
Si parte. Sottomano di Frigo, tripla di Corà e jumper di Veronese: 7-0 Araceli, benvenuti al Derby!
Come all’andata, è Bernardotto a rompere gli indugi e a dare la sveglia ai propri compagni, con una bomba e un appoggio da sotto; l’Argine si riassesta, Tovo e Santacroce aumentano i giri, Saiani costringe Frigo a tre falli in pochi minuti.
Primo quarto in perfetto equilibrio (15-15); partita scoppiettante.
Fa impressione l’intensità dei ragazzi terribili di Buzzoni, Milanello (Tommaso) e Cuppone ritentano l’allungo, l’energia che serve agli ospiti per rimanere in partita arriva dall’ex Fede Secco. È un botta e risposta continuo, zona press di Araceli con conseguenti recuperi e contropiedi, Milanello (Edoardo) delizia la platea con un “cirkus shot” da palati sopraffini. 27-24 all’intervallo.
Coach Meridio predica calma e concentrazione, d’altronde è ben conscio del fatto che, in questo tipo di contese, è fondamentale arrivare lucidi e “attaccati” alla partita nei momenti finali, dove i dettagli fanno la differenza.
I ragazzi in canotta verde sembrano entrare dagli spogliatoi con le giuste facce, tuttavia ad inizio terzo quarto si ripresenta l’incubo di inizio gara.
Parziale bruciapelo di Araceli giudata dal solito Frigo, +9 e massimo vantaggio. Ed è proprio qui che, quasi inaspettatamente, decide di porre il suo timbro sulla partita Dave Stefani, partito titolare ma fino a quel momento contratto e quasi intimorito dal campo. Con tre serpentine ubriacanti dopo altrettante palle recuperate riporta l’Argine a contatto.
“Jigsaw” Milanello è alquanto ispirato ed estrae, dal proprio cilindro, un’autentica magia: rimessa dal fondo, palla sulla schiena di Nichols ed appoggio facile facile da sotto. Wow!
Sale la tensione e, manco a dirlo, mette la freccia per il sorpasso il 19 biancoverde, con una bomba delle sue ed annessa esultanza verso lo spicchio dei fedelissimi tifosi dei Ferrovieri. È d’obbligo soffermarsi, per un attimo sulla prestazione di Mathias Bernardotto: a fine partita lo score recita 11 pt e 11 rimbalzi, doppia doppia solidissima che, unita a giocate volte ad illuminare la squadra in entrambe le metà campo, rende la sua prestazione tendente al “Lebroniano”.
Il cuore del quarto quarto vede il tramutarsi del flirt dei primi due periodi tra Saiani ed i canestri della Rodolfi in puro amore: il 23 green piazza un 12/12 dalla lunetta in pochi minuti (18 pt, di cui 15 dai liberi ed una tripla, e top scorer del match) che assicura costantemente un margine di 2/3 possessi di vantaggio agli ospiti.
A tre minuti e mezzo dalla fine, Corà riporta Araceli a meno 4, tramutando la fiammella della speranza di remuntada in fuoco ardente.
Nell’azione seguente i biancoverdi coinvolgono tutti e cinque gli effettivi, ultimo di essi, Giovanni, Capitano per l’occasione, Ferracin che sfoglia l’album dei Derby storici vinti dall’Argine, si posiziona nell’annata 2013 e con il pulsante Ctrl+C, Ctrl+V replica alla perfezione la tripla con cui disintegrò il Concordia Schio.
Lo imita subito dopo un monumentale Cristian Marchetto che, di fatto, scaglia da dietro la linea dei 6 e 75 la pietra tombale che mette il sigillo sulla partita a poco più di due minuti dal termine.
L’Argine si aggiudica così anche la Stracittadina di ritorno, avendo il merito di arrivare più lucida dell’avversario nel momento più importante della partita, nonostante Araceli abbia accarezzato più volte il sogno di trionfare nella contesa.
Ora testa già a mercoledì 16/02 per la prima del 2022 al PalaBaracca contro il Basket Gambellara, ostico avversario che all’andata fece sudare le proverbiali “sette camicie” ai ragazzi dei Ferrovieri, costringendoli a ben due overtime.
Vicenza è Green, Forza Argine!